L’Unione europea ha avviato il 12 ottobre l’implementazione del nuovo sistema di ingressi e uscite (Entry/Exit System – EES), che digitalizza la registrazione dei cittadini di Paesi terzi in entrata e in uscita dallo spazio Schengen. Durante i sei mesi di fase transitoria, gli Stati membri introdurranno gradualmente il sistema nei propri valichi di frontiera. Al termine, il timbro sui passaporti sarà sostituito da registrazioni elettroniche dei dati anagrafici e biometrici. Il nuovo sistema punta a migliorare la sicurezza e la gestione delle frontiere, garantendo al contempo la tutela dei dati personali dei viaggiatori.
Indice
Un sistema digitale per gestire gli ingressi e le uscite
Dal 12 ottobre gli Stati membri dell’Unione europea hanno iniziato a introdurre progressivamente l’Entry/Exit System (EES), il nuovo sistema elettronico di registrazione dei cittadini di Paesi terzi che attraversano le frontiere esterne dell’UE per soggiorni di breve durata (massimo 90 giorni su un periodo di 180).
Per un periodo di sei mesi, ciascuno Stato potrà decidere in quali valichi di frontiera attivare l’EES e con quali tempistiche. In questa fase transitoria continuerà l’apposizione del timbro sui passaporti, in parallelo con la raccolta elettronica dei dati.
L’obiettivo è sostituire gradualmente il sistema cartaceo con registrazioni informatiche più sicure e affidabili, in grado di fornire informazioni aggiornate sugli attraversamenti, individuare automaticamente i soggiornanti oltre i termini consentiti e prevenire casi di frode documentale o di identità.
Cosa cambia per i cittadini di Paesi terzi
Nei valichi in cui l’EES è operativo, i cittadini di Paesi terzi dovranno registrare elettronicamente i propri dati di viaggio. Al primo ingresso o alla prima uscita saranno raccolti:
– i dati del passaporto,
– i dati biometrici (immagine del volto e impronte digitali),
– le informazioni relative all’ingresso o all’uscita dal territorio dell’Unione.
Per ogni attraversamento successivo, sarà sufficiente una verifica rapida.
Il sistema consente così controlli automatizzati e tempi di attesa più brevi. Alcuni Stati membri potranno inoltre integrare procedure self-service, per semplificare ulteriormente le operazioni di frontiera.
La Commissione europea precisa che il sistema rispetta i più elevati standard di protezione dei dati personali e della privacy, assicurando che le informazioni dei viaggiatori siano trattate in modo sicuro. Secondo Bruxelles, l’automatizzazione dei controlli contribuirà a rendere i viaggi più agevoli e più sicuri.
Informazioni aggiornate e indicazioni operative per i viaggiatori sono disponibili sul sito ufficiale dedicato: travel-europe.europa.eu/ees
Calendario e prossime tappe
La fase di introduzione graduale del sistema durerà sei mesi, fino al 9 aprile 2026.
Dal 10 aprile 2026, l’EES sarà pienamente operativo in tutti i valichi di frontiera esterni dell’Unione europea: da quella data, la registrazione elettronica sostituirà definitivamente l’apposizione del timbro sui passaporti.
Nei prossimi mesi, la Commissione europea e l’Agenzia eu-LISA (responsabile della gestione dei grandi sistemi informatici dell’UE) continueranno a fornire supporto tecnico e operativo agli Stati membri per garantire un’introduzione uniforme del sistema.
Sono in corso campagne di informazione e attività di sensibilizzazione negli aeroporti, nei valichi terrestri e nei consolati dei Paesi terzi, volte a informare i viaggiatori sulle nuove procedure di frontiera.
Il contesto europeo: verso le “frontiere intelligenti”
L’EES è una delle misure previste dal pacchetto europeo “frontiere intelligenti”, che mira a modernizzare la gestione delle frontiere esterne dell’UE attraverso l’uso di tecnologie avanzate.
Il pacchetto include, oltre all’Entry/Exit System, anche:
– il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS),
– l’utilizzo più esteso e armonizzato dei sistemi automatizzati di controllo (ABC gates).
Questi strumenti, combinati, consentiranno una gestione più efficiente e sicura dei flussi di viaggio, riducendo le attese e semplificando le verifiche per i cittadini di Paesi terzi che entrano o escono dallo spazio Schengen.
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