Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 4 settembre 2025 a Palazzo Chigi per discutere di importanti temi a carattere nazionale; primo fra tutti: il nuovo decreto-legge in materia di flussi immigratori “Disposizioni urgenti in materia di ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri, nonché di gestione del fenomeno migratorio“.
Indice
Flussi migratori e permesso di soggiorno: le nuove disposizioni
Il decreto-legge approvato è stato proposto dalla Presidente Giorgia Meloni, della Ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone e del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi. Il testo previsto introduce disposizioni urgenti in materia di ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri, nonché di gestione del fenomeno migratorio. In primis incide sulla revisione del termine per l’adozione del nulla osta per lavoro subordinato, di cui stabilisce la decorrenza a partire dal momento in cui la richiesta viene imputata alla quota di ingresso, anziché dalla data di presentazione della domanda. Inoltre, il controllo vigente per monitorare la veridicità delle dichiarazioni rese dai datori di lavoro in fase di precompilazione delle domande di nulla osta al lavoro subordinato per l’anno 2025 è esteso anche alle dichiarazioni rese per ingressi relativi a:
- Lavoro subordinato in casi particolari;
- Volontariato;
- Nulla osta per ricerca;
- Lavoratori stranieri altamente qualificati;
- Trasferimenti intra-societari.
Diverse disposizioni si applicano per i lavoratori stranieri impiegati nel settore dell’assistenza familiare o sociosanitaria, per l’assistenza di persone con disabilità o grandi anziane che sono al di fuori del meccanismo regolato dalle quote.
Nei primi 12 mesi di effettiva occupazione legale in Italia, tali lavoratori possono svolgere esclusivamente l’attività autorizzata e possono cambiare datore di lavoro solo previa autorizzazione degli Ispettorati territoriali del lavoro.
Lavoratori stranieri: limiti e diritti di assunzione
Per quanto riguarda i procedimenti per l’assunzione di lavoratori stranieri, anche stagionali, è stabilito un limite massimo di 3 richieste di nulla osta (come utenti privati, da parte dei datori di lavoro) regolate dagli istituti della precompilazione previsti già in via sperimentale per il solo anno 2025.
I lavoratori in attesa della conversione del proprio permesso di soggiorno, avranno comunque diritto a soggiornare legittimamente nel territorio dello Stato e svolgere temporaneamente l’attività lavorativa.
Estensione della durata del permesso di soggiorno
Per gli stranieri vittime di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, si allunga da 6 a 12 mesi la durata del permesso di soggiorno. Lo stesso ampliamento ai 12 mesi si attua anche per motivi di protezione sociale (andando a incrementare la normativa vigente che già lo consentiva per le vittime di violenza domestica); a queste ultime due categorie è riconosciuta anche la possibilità di richiedere l’assegno di inclusione.
Giovani stranieri in programmi di volontariato e ricongiungimento familiare
Si prevede che il decreto ministeriale relativo al contingente di giovani stranieri che possono partecipare a programmi di volontariato di interesse generale e utilità sociale, attualmente annuale, abbia cadenza triennale. In materia di ricongiungimento familiare, si tenta l’allineamento con la normativa europea. Questa, prevede un termine per il rilascio del nulla osta di nove mesi, in Italia ora il termine è di 90 giorni, il decreto propone di aumentarlo fino a 150 giorni. Infine, si proroga di due anni, fino al 31 dicembre 2027, la possibilità per il Ministero dell’interno di avvalersi della Croce Rossa Italiana (CRI) per la gestione dell’hotspot di Lampedusa.
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