Attraverso un comunicato del 29 agosto ANCI denuncia la mancanza di un coordinamento a livello nazionale per ordinare il fenomeno migratorio: la mancanza di fondi nazionali impiegati nell’accoglienza dei minori, le problematicità causate dalla mala gestione degli sbarchi delle navi Ong e la carenza di informazioni sull’attuazione del Patto europeo migrazioni gravano ogni giorno su persone e Amministrazioni provocando gravi lacune e ingranaggi pericolosi. ANCI chiede al Governo un tavolo di confronto per fare chiarezza.
Le dichiarazioni del delegato ANCI all’immigrazione
Sindaco di Teramo e delegato ANCI all’immigrazione, Gianguido D’Alberto si fa portavoce delle richieste avanzate al governo in materia di organizzazione circa la gestione del fenomeno migratorio.
D’Alberto sottolinea l’importanza di tenere aggiornati i Comuni portuali dei criteri di assegnazione e delle modalità operative di gestione degli sbarchi e delle navi Ong, un coordinamento essenziale per portare a compimento con successo i salvataggi in mare. La denuncia verte poi sui fondi, in particolare la mancanza di coperture del Fondo dedicato all’accoglienza dei Minori stranieri non accompagnati: “Non era mai accaduto e i Comuni sono in serie difficoltà, si stanno producendo debiti fuori bilancio. La copertura delle spese sostenute dai Comuni e non ancora rimborsate per gli anni 2023 e 2024 va assolutamente trovata; attendiamo risposte concrete anche per il 2025, essendo già evidente che lo stanziamento non basterà a ristorare i Comuni”. Il sindaco D’Alberto conclude l’intervento citando il nuovo Patto europeo: “attendiamo garanzie anche rispetto alla rinnovata centralità e all’ulteriore potenziamento della rete Sai, in coerenza con il quadro previsto dal nuovo Patto UE su migrazione e asilo. I Sindaci stanno garantendo collaborazione, ma senza concertazione e risorse adeguate diventa complesso assicurare l’efficacia degli interventi e standard adeguati”.
Ti consigliamo:

Atti e sentenze di italiani all’estero e di stranieri in Italia
Il volume si rivolge principalmente agli ufficiali di stato civile, esamina dettagliatamente gli aspetti operativi, suggerisce procedure da seguire e adempimenti da svolgere, propone soluzioni a quesiti e casi pratici. Nonostante la grande complessità della materia, si intende fornire un supporto operativo che consenta di svolgere il proprio lavoro con l’elevata professionalità richiesta negli uffici demografici, diventata ormai una costante irrinunciabile. Il criterio adottato nella redazione del testo è stato quello di seguire i titoli e capi della legge 218/1995, approfondendo maggiormente quelli che hanno particolare rilevanza per i compiti dell’ufficiale di stato civile: per ogni capitolo, dopo una breve introduzione e spiegazione della normativa, viene presentata una casistica, molto ampia e dettagliata, che puntualmente si presenterà in ogni ufficio. Vengono esaminati e approfonditi più di 100 casi pratici. Un intero capitolo è dedicato ai Regolamenti UE che sono entrati stabilmente nelle procedure degli ufficiali di stato civile e diventeranno sempre più importanti per favorire la libera circolazione dei cittadini. Si affrontano in modo dettagliato tutte le problematiche legate alla trascrizione degli atti di stato civile provenienti dall’estero, tenendo conto anche della giurisprudenza sia di merito che delle alte Corti, con particolare attenzione alle pronunce della Corte di Cassazione a SS.UU. in materia di ordine pubblico, maternità surrogata, tutela del minore. L’opera costituisce un valido aiuto per l’ufficiale di stato civile che dispone così di un testo nel quale può trovare la soluzione ad ogni caso, sia attraverso l’approfondimento degli aspetti giuridici specifici che con cenni di procedura ed adempimenti pratici.Renzo CalvigioniGià responsabile Servizi Demografici, esperto e docente Anusca, Direttore della Rivista “I Servizi Demografici”.
Renzo Calvigioni | Maggioli Editore 2024
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento