Toponomastica femminile: ANCI sostiene la campagna per intitolare tre strade a donne illustri

L’iniziativa “8 marzo, tre donne, tre strade” invita i Comuni a dedicare nuove aree urbane a figure femminili di rilievo, promuovendo una toponomastica più equa e inclusiva

7 Marzo 2025
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Anche quest’anno, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) ha confermato il proprio sostegno alla campagna “8 marzo, tre donne, tre strade“, promossa dall’Associazione Toponomastica femminile in occasione della Giornata Internazionale della Donna. L’iniziativa mira a ridurre il divario di genere nella denominazione degli spazi pubblici, attraverso l’intitolazione di nuove aree urbane a figure femminili di rilievo.
L’invito rivolto ai Comuni è chiaro: dedicare tre nuove aree di circolazione – automobilistica, pedonale o ciclabile – a tre donne significative, rispettivamente una di rilevanza locale, una nazionale e una straniera. Un gesto simbolico, ma concreto, per valorizzare il contributo delle donne nella storia, nella cultura e nella società.

Un impegno per la memoria storica femminile

Dal 2012, l’Associazione Toponomastica femminile ha condotto un ampio censimento delle strade italiane, evidenziando un forte squilibrio di genere nelle intitolazioni. Attraverso un lavoro di ricerca e sensibilizzazione, l’Associazione ha instaurato proficue collaborazioni con le amministrazioni locali, offrendo supporto operativo e promuovendo attività culturali e didattiche.
La toponomastica non è solo un esercizio burocratico, ma uno strumento per preservare e valorizzare la memoria collettiva. Dedicare spazi pubblici a figure femminili significa riconoscere il loro ruolo nell’evoluzione della società e offrire alle nuove generazioni modelli di riferimento alternativi agli stereotipi tradizionali.

L’appello ai sindaci e alle sindache

Per l’8 marzo 2025, l’Associazione Toponomastica femminile invita le amministrazioni comunali ad aderire alla campagna con azioni concrete:
– Intitolare nuove vie, piazze, giardini, rotonde o percorsi ciclabili a donne che hanno lasciato un segno nella storia, contribuendo a ridurre il divario di genere nella memoria urbana.
– Assicurare una rappresentanza paritaria nelle commissioni toponomastiche, coinvolgendo esperte di diversi ambiti culturali (storiche, letterate, filosofe, scienziate e rappresentanti dell’associazionismo femminile).
– Adottare un Regolamento toponomastico che garantisca criteri di equità e inclusività nelle intitolazioni.
– Promuovere il coinvolgimento della cittadinanza attraverso percorsi partecipativi e progetti di ricerca.

L’auspicio è che questa iniziativa diventi un’occasione per stimolare un dibattito più ampio sul ruolo delle donne nella storia e nella società, contribuendo a costruire un patrimonio culturale più rappresentativo e inclusivo.

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