Referendum popolari 2025: come operano i seggi per il voto estero

La Pubblicazione n. 4/2025 chiarisce ruoli, adempimenti e procedure per i seggi esteri chiamati allo scrutinio dei voti referendari per corrispondenza

28 Maggio 2025
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La Pubblicazione n. 4/2025, emanata dal Ministero dell’Interno, fornisce un quadro aggiornato delle disposizioni operative per le consultazioni referendarie dell’8 e 9 giugno 2025 rivolte agli italiani residenti all’estero. La base normativa resta la legge 27 dicembre 2001, n. 459, integrata dal d.P.R. 2 aprile 2003, n. 104 e successivamente modificata da interventi normativi più recenti, come il decreto legge 4 maggio 2022, n. 41. Il cuore del sistema è la possibilità per i cittadini italiani residenti fuori dal territorio nazionale di esercitare il diritto di voto per corrispondenza, come previsto dall’art. 48, comma 3, della Costituzione. Il sistema si articola su una suddivisione della circoscrizione Estero in quattro ripartizioni geografiche, con relativi uffici di sezione, centrali e decentrati, incaricati delle operazioni di scrutinio.

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Indice

Organizzazione dei seggi e operazioni di scrutinio: ruoli e competenze

La macchina organizzativa per il voto all’estero è strutturata in modo capillare. L’ufficio centrale per la circoscrizione Estero, istituito presso la Corte d’Appello di Roma, e i quattro uffici decentrati (Milano, Bologna, Firenze e Napoli) costituiscono i nodi principali per lo scrutinio dei voti postali. Ogni seggio, composto da un minimo di 2.000 e un massimo di 3.000 elettori, è responsabile di una singola ripartizione geografica. Le competenze per lo spoglio sono così distribuite: l’ufficio centrale per l’America meridionale, Napoli per America settentrionale e centrale, Africa, Asia, Oceania e Antartide; Milano, Bologna e Firenze per l’Europa. Gli aggiornamenti normativi introdotti dal d.l. 19 marzo 2025, n. 27, stabiliscono inoltre nuove fasce orarie di voto, con urne aperte anche il lunedì fino alle ore 15.

Indicazioni operative e criticità da evitare: focus su verbali e plichi

La pubblicazione offre anche strumenti pratici per i componenti dei seggi, a partire da un glossario dei termini tecnici, fino a schede riepilogative e avvertenze per lo scrutinio. Particolare attenzione è posta sulla corretta compilazione dei verbali: ogni dato numerico deve essere trascritto con precisione, poiché costituisce la base per le successive verifiche da parte degli uffici centrali e decentrati. La formazione dei plichi post-scrutinio richiede cura nella collocazione degli atti all’interno delle buste predefinite. L’obiettivo è garantire trasparenza, tracciabilità e regolarità delle operazioni, valorizzando un diritto fondamentale anche al di fuori dei confini italiani.

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