L’innovazione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati

La PDND aggiorna le sue linee guida e implementa le sue funzionalità

27 Giugno 2025
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La Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) ha aggiornato le sue linee guida, risultato della collaborazione del Dipartimento per la trasformazione digitale e il Gestore della piattaforma PagoPA che, sotto il coordinamento di AgID, hanno instaurato un gruppo di lavoro permanente. L’obiettivo è introdurre nuove funzionalità attraverso cui potenziare e semplificare gli scambi dei dati tra le Amministrazioni. Il punto chiave è sviluppare l’interoperabilità in un panorama sempre più digitale per direzionare la PA verso i suoi cittadini.

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La nuova PDND

Affinché fossero rispettati i requisiti di trasparenza e conformità normati dall’art.71 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), l’aggiornamento delle linee guida è stato reso disponibile alla consultazione pubblica, nel suo testo e nei suoi allegati. La revisione tecnica e istituzionale è stata supervisionata dal Garante per la Privacy, la Conferenza Unificata e la Commissione Europea.

Nuove funzionalità

Le nuove linee guida introducono nuove funzionalità che agiscono nell’ottica di agevolare e standardizzare i servizi, implementarne la sicurezza e l’efficacia, sviluppare la cooperazione applicativa e monitorare la gestione interna:
Portachiavi (Server dell’aderente nelle linee guida): ora anche gli erogatori possono firmare le risposte ai loro e-service caricando le proprie chiavi pubbliche sulla PDND affinché i fruitori possano verificarne l’autenticità;
Template di e-service: gli Enti potranno erogare nuovi e-service partendo da modelli standard e precompilati messi a disposizione da altri aderenti sulla piattaforma;
Analisi del rischio agevolata attraverso modelli precompilati: in modo analogo ai template;
Nomenclatura standard: regole precise per la nomenclatura degli e-service (allegato 7);
Distribuzione dei segnali di variazione: un nuovo sistema di notifica consentirà agli erogatori di comunicare ai fruitori le variazioni avvenute su dati di loro interesse;
Sistema di deleghe: le Pubbliche Amministrazioni potranno delegare ad altri Enti le le funzionalità dell’infrastruttura PDND per l’erogazione o la fruizione degli e-service;
Scambi massivi e asincroni: la piattaforma renderà più semplice e strutturata la gestione di e-service che richiedono risposte non immediate o che devono trasferire grandi quantità di dati.
Tracing: gli erogatori dovranno conferire con regolarità i log delle chiamate ricevute ai propri e-service; 
Archiviazione manuale: sarà introdotta la possibilità per gli erogatori di gestire l’archiviazione di versioni deprecate di un e-service, previo preavviso ai fruitori.
Nuovi ruoli utente: verranno introdotti l’utente valutatore (per DPO) e l’utente consultazione.

Un passo verso i privati

Un’ulteriore novità riguarda l’accesso della piattaforma prossimamente aperta anche ai privati; i soggetti privati potranno interagire sulla PDND sia nel ruolo di fruitori che di erogatori per ampliare la piattaforma e creare una rete distributiva di tutti i servizi della Pubblica Amministrazione e del settore privato.

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