Intelligenza artificiale nella PA: la prima indagine AgID sulle amministrazioni centrali

Uno studio dedicato alle amministrazioni centrali per fare il punto sull’intelligenza artificiale nella PA: scenario attuale, ostacoli e opportunità

12 Giugno 2025
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L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha pubblicato i risultati dell’indagine “L’intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione”, condotta per censire i progetti di IA attivi presso amministrazioni centrali e gestori di servizi pubblici nazionali. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Piano Triennale per l’Informatica nella PA 2024–2026che dedica un focus specifico alle applicazioni dell’intelligenza artificiale e all’utilizzo di basi dati strategiche. L’obiettivo è fornire un quadro utile a supportare politiche di investimento mirate, promuovendo un uso consapevole e sostenibile dell’IA nei processi pubblici.

>> IL COMUNICATO INTEGRALE SUL SITO DELL’AGID

Focus sui dati

Dall’indagine, che ha coinvolto 108 organizzazioni su 142 contattate, emerge che 45 di esse hanno già attivato almeno un progetto di IA, per un totale di 120 iniziative mappate. Queste si concentrano principalmente su due fronti: le infrastrutture sociali e altri ambiti strategici. I progetti puntano soprattutto a migliorare l’efficienza operativa, la gestione dei dati e l’accesso ai servizi da parte dei cittadini. Tra le tecnologie adottate prevalgono il Machine Learning tradizionale e, in misura crescente, l’IA generativa. Oltre il 60% delle soluzioni prevede l’uso di chatbot e assistenti virtuali, mentre i dati per l’addestramento provengono perlopiù da archivi interni, spesso con scarsa attenzione alla qualità e alla privacy.

Le raccomandazioni dell’Agenzia

Le evidenze raccolte offrono spunti significativi per orientare le future scelte delle amministrazioni. L’AgID raccomanda di integrare le tecnologie IA nei sistemi informativi esistenti, puntando su soluzioni affidabili e sostenibili, migliorando al contempo la qualità dei dati e le competenze interne. Serve una strategia di procurement più innovativa e accessibile, fondata su gare dedicate e progetti pilota.
Solo il 20% dei progetti dispone di indicatori di performance definiti: un dato che solleva interrogativi sulla reale capacità di pianificazione. Per rendere l’adozione dell’IA davvero efficace è necessario sviluppare nuove figure professionali, come l’AI Officer e il Data Steward, e promuovere un approccio trasversale e orientato all’open innovation.

>> IL RAPPORTO INTEGRALE AGID “L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”

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