Decreto elezioni 2025 in Gazzetta Ufficiale: voto fuori sede e firma digitale

Legge 15 maggio 2025, n. 72 (conversione d.l. 19 marzo 2025, n. 27): procedure semplificate e voto digitale, con firma elettronica, voto fuori sede e riorganizzazione degli uffici per le elezioni 2025

19 Maggio 2025
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Nella Gazzetta Ufficiale n. 113 del 17 maggio 2025 è stata pubblicata la legge 15 maggio 2025, n. 72, di conversione del decreto legge 19 marzo 2025, n. 27, recante disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali e referendarie del 2025. Il provvedimento definisce il quadro normativo per le elezioni amministrative del 25 e 26 maggio e per i referendum del 7 e 8 giugno (con eventuali ballottaggi), introducendo novità destinate a rivoluzionare le procedure di voto e l’organizzazione degli uffici elettorali comunali.

PER APPROFONDIRE:

Le principali novità del decreto

– Voto per i “fuori sede” e modalità di richiesta. Il decreto riconosce per la prima volta il diritto di voto nei Comuni diversi da quello di residenza per chiunque si sia trasferito per lavoro, studio o cure mediche da almeno tre mesi. L’opzione è valida solo per i referendum, gli interessati possono presentare domanda presso gli uffici comunali o, per semplificare il processo, inoltrare la richiesta online attraverso la piattaforma nazionale dei servizi demografici. Tale innovazione riduce le barriere logistiche e favorisce la partecipazione elettorale, in particolare per studenti universitari e lavoratori temporanei.
– Estensione del voto su due giornate. Viene abolita l’unica giornata di voto: le urne resteranno aperte dalle ore 7 alle 23 della domenica e dalle 7 alle 15 del lunedì successivo, sia per le amministrative sia per i referendum. Questa soluzione – già sperimentata in alcuni Comuni – mira a decongestionare i flussi di votanti e a facilitare l’accesso alle sezioni, riducendo i tempi di attesa e potenziali assembramenti.
– Firma elettronica qualificata per liste e voto domiciliare. Tutti i soggetti impossibilitati ad apporre la firma autografa – ad esempio per motivi di salute o per chi esercita il voto domiciliare – possono ora utilizzare una firma elettronica qualificata riconosciuta dallo Stato. Ciò semplifica la sottoscrizione delle liste dei candidati e accelera le operazioni di validazione a carico degli uffici elettorali, con evidenti vantaggi in termini di efficienza e sicurezza contro le frodi.
– Adeguamenti negli uffici elettorali. Il testo eleva l’età massima dei componenti dagli attuali 70 a 75 anni, per valorizzare l’esperienza di cittadini più anziani. Contemporaneamente, viene escluso dal ruolo di scrutatore chi risulti dipendente di aziende di trasporto pubblico locale o regionale, al fine di evitare conflitti d’interesse in presenza di iniziative di mobilità elettorale (ad esempio bus navetta gratuiti).
– Riforma delle liste elettorali. Inferiore, ma non secondaria, l’abolizione della distinzione tra uomini e donne all’interno dei moduli di iscrizione nelle liste elettorali. Per le donne coniugate o vedove non sarà più obbligatorio indicare il cognome del marito. La misura semplifica la gestione anagrafica, ma richiede un breve aggiornamento delle banche dati comunali e dei sistemi di emissione delle tessere elettorali.

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con aggiornamento online con le novità previste dal D.L. 29 gennaio 2024, n. 7

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