La digitalizzazione dello Stato civile italiano compie un significativo passo avanti. Con una nota del 24 ottobre, il Dipartimento per la trasformazione digitale comunica che, a soli quattro mesi dall’avvio dei servizi dello Stato civile digitale, oltre la metà dei Comuni italiani ha già aderito all’Archivio Nazionale informatizzato dei registri dello stato civile (ANSC). L’Archivio, di competenza del Ministero dell’Interno e sviluppato da Sogei S.p.A. con il coordinamento tecnico-operativo del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, rappresenta un punto di svolta strategico nella modernizzazione della Pubblica Amministrazione.
L’obiettivo principale dell’ANSC è superare i limiti di un sistema tradizionale basato sulla conservazione cartacea degli atti, spesso disperso e vulnerabile. La piattaforma si integra in tempo reale con l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), consentendo di automatizzare notifiche e comunicazioni tra amministrazioni, enti e cittadini. Grazie a questa interoperabilità, gli atti dello stato civile possono essere consultati direttamente dagli ufficiali competenti, e i certificati rilasciati digitalmente, senza necessità di recarsi fisicamente agli sportelli comunali.
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Un progetto sostenuto dal PNRR e dai Comuni
L’ANSC è stato avviato a ottobre 2023 con cinque Comuni pilota e, in pochi mesi, ha registrato una rapida diffusione su tutto il territorio nazionale. Il progetto beneficia di un investimento di 50 milioni di euro a valere sulle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finalizzato a promuovere una Pubblica Amministrazione efficiente e centrata sul cittadino.
Ad oggi, sono già oltre 150.000 gli atti digitalizzati, disponibili in un archivio nazionale unico gestito dal Ministero dell’Interno. I cittadini possono firmare documenti attraverso CIE o SPID, e nelle prossime settimane i certificati saranno consultabili direttamente online tramite il portale ANPR. Per gli uffici comunali, questo comporta un’accelerazione dei processi, riduzione dei tempi di gestione e dei costi legati a stampa, archiviazione e gestione documentale, stimati in circa 25 milioni di euro all’anno.
Digitalizzazione dello Stato Civile: l’ANSC accelera il traguardo nazionale
La rapida espansione dell’ANSC lascia prevedere che la digitalizzazione completa dello Stato civile sarà raggiunta in anticipo rispetto alle tempistiche previste dalla normativa. Questo grazie ad un concreto impegno delle istituzioni centrali e delle autonomie locali per la costruzione di una Pubblica Amministrazione interconnessa, efficiente e centrata sul cittadino, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
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