Proprio come Ulisse fece ritorno a Itaca dopo un viaggio lungo e travagliato, anche l’istituto della cancellazione per irreperibilità censuaria riemerge nell’ambito dell’attività anagrafica, dopo essere rimasto dimenticato per diversi anni.
Come sappiamo, il passaggio dal censimento decennale a quello permanente, introdotto dalla legge di bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205), aveva inizialmente determinato l’impossibilità di effettuare la revisione anagrafica, essendo venuta meno la possibilità di confrontare i dati registrati in anagrafe con le risultanze censuarie. Il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101 – che ha adeguato la normativa nazionale al GDPR – aveva infatti stabilito, all’articolo 22, comma 7, il divieto per l’ISTAT di fornire in forma individuale i dati raccolti attraverso il censimento permanente, autorizzandone la diffusione solo in forma aggregata. Ciò aveva reso impraticabile l’ipotesi della cancellazione per irreperibilità al censimento prevista dall’articolo 11, comma 1, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223.
Per rimediare a questa situazione, lo scorso anno è intervenuto il legislatore con il decreto legge 29 gennaio 2024, n. 7, successivamente convertito nella legge 25 marzo 2024, n. 38. Tale provvedimento ha modificato la norma del 2018, reintroducendo la possibilità di utilizzare i dati del censimento anche in forma individuale, ritenuta essenziale per una revisione qualitativa efficace dell’anagrafe.
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L’anagrafe in pratica
L’attività di un ufficio anagrafe prevede la gestione di una serie di procedimenti amministrativi eterogenei, ma accomunati dal fatto di essere preordinati alla regolare tenuta della banca dati anagrafica.Trattandosi di un’attività amministrativa che incide direttamente sulla sfera giuridica delle persone, è necessario che la stessa sia procedimentalizzata, ossia che segua le regole e i principi dettati in via generale dalla legge 7 agosto 1990, n. 241.Dopo una prima parte dedicata ai cosiddetti “attrezzi del mestiere”, gli autori analizzano i singoli procedimenti anagrafici, distinguendo le procedure avviate in seguito alla dichiarazione degli interessati da quelle iniziate d’ufficio.Il volume tratta anche le registrazioni anagrafiche conseguenti alle comunicazioni dell’ufficio di stato civile e i procedimenti relativi all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. Per ogni procedimento sono indicati le singole fasi, i termini, gli adempimenti, le soluzioni operative e, partendo anche dai quesiti degli operatori, si analizzano casi concreti.L’opera mette a disposizione un ricco archivio online di modulistica: oltre 180 modelli compilabili e personalizzabili secondo le esigenze e la prassi degli uffici.Da ultimo si segnala che il volume contiene anche una parte interamente dedicata al nuovo sistema sanzionatorio per la violazione degli obblighi anagrafici così come introdotto dalla legge 30 dicembre 2023, n. 213 (legge di bilancio 2024), con numerose indicazioni pratiche anche alla luce della circolare del Ministero dell’interno del 18 aprile 2024, n. 35.William DamianiResponsabile Servizi Demografici del Comune di Riccione, curatore del sito internet www.servizidemografici.com, esperto in materia di anagrafe e diritto amministrativo.Maria Grazia Di MarcoCoordinatrice dell’anagrafe centrale e componente dell’Ufficio Studi del Comune di Bologna, esperta e docente Anusca.
William Damiani, Maria Grazia Di Marco | Maggioli Editore 2024
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