Relazione annuale sui Paesi di origine sicuri 2025

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la “Relazione annuale” prevista dall’articolo 2-bis del d.lgs. n. 25 del 2008 sui Paesi di origine sicuri

3 Aprile 2025
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Un quadro normativo per la gestione delle richieste di asilo

La Relazione annuale sui Paesi di origine sicuri rappresenta un importante strumento di valutazione nell’ambito delle politiche migratorie italiane ed europee. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani e del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha recentemente approvato (Cdm n. 121) l’aggiornamento previsto dall’articolo 2-bis del decreto legislativo n. 25 del 2008. Questa relazione si basa su una rigorosa analisi condotta dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con il contributo della Commissione nazionale per il diritto di asilo e di altre fonti qualificate, tra cui l’Agenzia dell’Unione Europea per l’Asilo (EUAA) e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Il documento è finalizzato a identificare i Paesi in cui, in linea di principio, non sussistono persecuzioni o violazioni sistematiche dei diritti umani tali da giustificare il riconoscimento della protezione internazionale.

I Paesi confermati nella lista e il processo di valutazione

Per il 2025, la Relazione annuale ha confermato l’elenco dei Paesi di origine sicuri già indicati dal decreto-legge 23 ottobre 2024, n. 158. Nello specifico si tratta di: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. La selezione avviene sulla base di criteri stabiliti dalla Direttiva 2013/32/UE e prevede un attento esame delle condizioni politiche, giuridiche e di sicurezza nei Paesi interessati. Il principio cardine è che i cittadini di queste nazioni, salvo prova contraria, non necessitano di protezione internazionale, accelerando così le procedure per la gestione delle domande di asilo e garantendo una maggiore efficienza amministrativa.

Implicazioni operative e prospettive future

L’inserimento di un Paese nella lista di origine sicura ha effetti pratici rilevanti: le richieste d’asilo provenienti da cittadini di queste nazioni vengono trattate con una procedura accelerata, riducendo i tempi di risposta e razionalizzando le risorse disponibili. Tuttavia, resta garantita la possibilità per i richiedenti di dimostrare circostanze individuali che possano giustificare la protezione internazionale. La Relazione, trasmessa alle Commissioni parlamentari competenti, contribuirà a orientare le politiche migratorie nazionali e a mantenere il necessario equilibrio tra l’efficienza amministrativa e il rispetto dei diritti fondamentali. La trasparenza e l’aggiornamento continuo di questo strumento saranno essenziali per garantire una gestione equa e coerente delle domande di asilo nel contesto normativo italiano ed europeo.

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