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STATO CIVILE - IL CASO – Atto di nascita dall’estero con due padri – Possibili soluzioni operative ai fini della trascrizione
L’ufficiale di stato civile può trascrivere l’atto di nascita indicando solo il padre genetico, se viene prodotto il documento che accerta la sussistenza di tale legame?

Due signori residenti a X sono ricorsi negli Stati Uniti alla maternità surrogata (elemento detto a voce, non formalizzato) e hanno avuto due “gemelli”, maschio e femmina, nati da una donna che ha accolto due ovuli di una seconda donna e ognuno di essi fecondato da uno dei due uomini.
I due bimbi hanno entrambi passaporto USA e il doppio cognome (sommando quelli dei due “padri”). Per ora ho visto solo la fotocopia dell’atto di nascita, apostillato, in cui vengono indicati i due padri (naturalmente, qualificando entrambi come “Father”). Gli stessi avevano preannunciato al sindaco qualche mese fa queste nascite e che sarebbero stati in possesso di un documento che avrebbe specificato qual era il padre genetico di ogni bimbo.
L’ufficiale di stato civile può trascrivere l’atto di nascita dei bambini indicando solo il padre genetico, se viene prodotto il documento che accerta la sussistenza di tale legame?
Potremmo quindi agire, opponendo rifiuto parziale alla trascrizione integrale, ed omettere la parte dell’atto di nascita dove compaiono i dati del secondo padre (padre non genetico) oppure la maternità surrogata – se dichiarata – è ostacolo insormontabile (per quanto avvenuta all’estero)?
Come ufficio, noi intenderemmo sospendere il procedimento per richiesta parere del Ministero dell’interno attraverso U.T.G, ma se il sindaco volesse procedere autonomamente alla trascrizione integrale dell’atto, a cosa potrebbe andare incontro?
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