Dal 12 novembre il Comune di San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, attiverà uno sportello informativo dedicato alle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat), più note come testamento biologico. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’Associazione Luca Coscioni, impegnata nella tutela dei diritti civili e nella promozione dell’autodeterminazione nelle scelte di fine vita.
Lo sportello sarà aperto ogni primo mercoledì del mese, dalle ore 10 alle 12, con la presenza di un volontario dell’associazione. Il servizio offrirà ai cittadini informazioni sulle Dat, supporto nella compilazione delle proprie volontà e assistenza nel dialogo con gli uffici comunali competenti per il deposito.
Dat: uno strumento per decidere consapevolmente
Le Disposizioni anticipate di trattamento sono un documento con cui ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere può esprimere in anticipo le proprie volontà sui trattamenti sanitari futuri, come il consenso o il rifiuto a terapie, accertamenti diagnostici, nutrizione e idratazione artificiale. Le disposizioni diventano vincolanti nel caso in cui la persona non sia più in grado di prendere decisioni autonome.
Lo sportello “nasce con l’obiettivo di offrire ai cittadini uno spazio dedicato all’informazione, all’ascolto e all’accompagnamento nella redazione e nel deposito delle proprie Dat. La legge consente infatti di nominare un fiduciario che rappresenti la persona in caso di sopravvenuta incapacità.
Nonostante la normativa, la conoscenza delle modalità di redazione e deposito delle Dat rimane ancora limitata, e lo sportello risponde a un bisogno informativo e di orientamento reale, promuovendo una maggiore consapevolezza sui diritti legati al consenso informato e alla pianificazione condivisa delle cure.
Un servizio che mette al centro la dignità e la libertà di scelta
L’assessora comunale al Welfare Marina Malpensa sottolinea che l’apertura dello sportello “rappresenta un passo importante nella costruzione di una comunità più consapevole e rispettosa dei diritti individuali”.
Offrire ai cittadini informazioni corrette e accessibili significa, aggiunge, “rafforzare la libertà di scelta, la dignità della persona e la relazione di fiducia tra cittadino, istituzioni e sistema sanitario”.
Lo sportello comunale di San Lazzaro si configura così come buona pratica amministrativa, un esempio di servizio pubblico orientato alla tutela dell’autodeterminazione personale e al rafforzamento del rapporto di prossimità tra Comune e cittadino.
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