Il 2 ottobre 2025 si è svolto il tavolo di trattativa tra ARAN e organizzazioni sindacali per il rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022–2024, contratto scaduto dal 31 dicembre 2021, che interessa circa 400mila lavoratrici e lavoratori del comparto. L’incontro ha permesso di fare il punto sulle proposte contrattuali e sulle criticità aperte, in attesa della prossima sessione prevista il 14 ottobre.
L’ARAN ha presentato un testo aggiornato contenente alcune novità di rilievo. Tra queste, l’incremento del fondo per lo straordinario a carico della contrattazione decentrata negli enti senza dirigenza, la riclassificazione di alcune materie come soggette ad atto unilaterale, l’aumento del valore minimo delle indennità di servizio esterno e delle condizioni di lavoro di due euro, l’abrogazione della disciplina dello straordinario elettorale per il personale titolare di EQ e una parziale revisione della malattia per il personale a tempo determinato.
I sindacati hanno espresso osservazioni critiche su più punti. Si è detto contrari all’uso delle risorse decentrate per lo straordinario, alla possibilità di applicare nuovi atti unilaterali e alle modifiche peggiorative del regime di malattia e comporto. Sull’aumento delle indennità di servizio esterno non si è pregiudizialmente contrari, ma si teme un assorbimento eccessivo delle risorse decentrate già limitate.
Incrementi salariali e rispetto della dignità: il cuore della contrattazione
Il Segretario Generale CISL FP, Roberto Chierchia, ha sottolineato l’urgenza di firmare il contratto, evidenziando come l’inflazione abbia eroso potere d’acquisto e stipendi negli ultimi anni. Chierchia ha ribadito che i percorsi negoziali sono doppi: da un lato, chiudere immediatamente il contratto 2022–2024 utilizzando le risorse già disponibili; dall’altro, dialogare con Governo e Parlamento per reperire risorse aggiuntive per i futuri rinnovi.
La firma del CCNL attuale è considerata indispensabile per aprire la stagione contrattuale 2025–2027, colmando i gap con altri comparti come la Sanità Pubblica e la Dirigenza delle Funzioni Centrali, prossimi alla chiusura dei rispettivi contratti. Chierchia ha concluso ribadendo la necessità di restituire risorse, tutele e dignità a chi ogni giorno garantisce servizi essenziali nelle comunità locali, auspicando una disponibilità maggiore da parte delle sigle finora esitanti.
Tempi stringenti e responsabilità collettiva
I sindacati richiamano tutte le parti negoziali a un’assunzione di responsabilità. Chierchia ricorda che senza la chiusura del contratto 2022–2024, anche l’avvio della nuova tornata contrattuale 2025–2027 rischia di essere bloccato, ritardando l’erogazione degli aumenti e delle nuove tutele fino al 2026. L’obiettivo comune è rafforzare il potere d’acquisto dei salari, colmare il gap con gli standard europei e con gli altri comparti pubblici, e garantire servizi più efficienti ai cittadini.
Il prossimo incontro previsto in ARAN diventa quindi un passaggio cruciale: solo superando resistenze residue e mettendo da parte posizioni di parte sarà possibile dare finalmente risposte concrete ai lavoratori degli enti locali, avviando una stagione contrattuale più equa e tempestiva.
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