Popolazione e famiglie in Italia: cosa ci aspetta entro il 2050

Invecchiamento, bassa natalità e trasformazioni sociali ridisegnano la struttura demografica: la previsione dell’ISTAT

4 Agosto 2025
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Il nuovo rapporto ISTAT sulle Previsioni della popolazione residente e delle famiglie, pubblicato il 28 luglio 2025, restituisce il quadro di un’Italia che si avvia verso un declino demografico strutturale. Tra l’aumento della sopravvivenza, una sempre più bassa natalità e le trasformazioni familiari, a crescere sono solo gli ultrasessantacinquenni.

>> CONSULTA IL REPORT INTEGRALE DELL’ISTAT: “Le nuove previsioni della popolazione residente e delle famiglie”.

Il nuovo contesto demografico

Dagli attuali 59 milioni, le stime attuali prevedono si arriverà intorno a circa 54,7 milioni nel 2050, fino a scendere a quota a 45,8 milioni nel 2080. 

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A rendere più critico il quadro è la previsione di un forte squilibrio generazionale: per ogni bambino o ragazzo under 14 ci saranno più di tre ultrasessantacinquenni. Le dinamiche migratorie positive con l’estero non saranno comunque sufficienti a compensare quello che inevitabilmente sarà un calo demografico.

Coppie, single e famiglie: verso nuove geometrie domestiche

Sul versante familiare, l’Italia abbandona la consueta e, ormai, obsoleta, traduzione del concetto di “famiglia tradizionale”. Le famiglie con almeno un nucleo passeranno dal 60,7% del 2024 al 55,7% del 2050, mentre aumenteranno quelle senza nuclei (da 39,3% al 44,3%). Il numero medio di componenti per famiglia scenderà a 2,03 (nel 2024 è di 2,21). Le persone sole cresceranno fino a rappresentare il 41,1% delle famiglie. Il divario geografico tra nord e sud, invece, si assottiglia.

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6,5 milioni di anziani vivranno da soli nel 2050 (contro i 4,6 milioni attuali). In particolare, le donne ultrasessantacinquenni sole saranno 4,5 milioni. La transizione familiare coinvolgerà anche la tipologia delle coppie.

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Implicazioni operative: politiche pubbliche e bisogni emergenti

Il quadro delineato avrà implicazioni profonde per le politiche pubbliche. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle persone sole richiederanno un ripensamento dei servizi sociosanitari, della rete di assistenza domiciliare e dell’offerta abitativa
Dal punto di vista territoriale, il Mezzogiorno dovrà affrontare un doppio impatto: spopolamento più accentuato e invecchiamento più rapido. Le politiche di coesione dovranno quindi includere incentivi per attrarre nuovi residenti, sostenere le giovani famiglie e investire su servizi di prossimità.

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