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Un contesto di discriminazione e resistenze istituzionali
La Polonia ha a lungo rappresentato un contesto ostile per la comunità LGBTQ+. Sebbene l’omosessualità sia stata depenalizzata da decenni, il Paese ha mantenuto un approccio conservatore. Questo ha portato alla mancanza di riconoscimento legale per le coppie dello stesso sesso, all’assenza di una legislazione specifica per le persone transgender e all’approvazione di misure discriminatorie, come la controversa “Carta per i diritti della famiglia”. Negli ultimi anni, la Polonia è stata oggetto di critiche internazionali, culminate nella decisione dell’Unione Europea di congelare fondi destinati al Paese in risposta alle politiche discriminatorie. Tuttavia, la recente vittoria elettorale del fronte progressista guidato da Donald Tusk ha aperto la strada a possibili riforme, segnando un primo passo verso il riconoscimento dei diritti LGBTQ+.
La sentenza della Corte Suprema: un passo avanti per i diritti transgender
Una svolta significativa è arrivata con la recente sentenza della Corte Suprema polacca, che ha semplificato il processo legale per il cambio di genere nei documenti ufficiali. Prima di questa decisione, le persone transgender erano costrette a intentare una causa contro i propri genitori per ottenere il riconoscimento legale del genere percepito, un iter umiliante e doloroso. Ora la modifica del genere sul certificato di nascita avviene attraverso un procedimento non contenzioso, riducendo così il carico emotivo e burocratico per le persone transgender in Polonia e limitando il rischio di ulteriori traumi e stigmatizzazioni.
Prospettive future
Nonostante la portata rivoluzionaria della sentenza, restano interrogativi sulla sua effettiva applicazione e sulla possibilità che diventi un precedente vincolante per altri casi simili. Il nuovo governo potrebbe sfruttare questa opportunità per introdurre una legge organica che garantisca maggiori tutele alle persone transgender, rafforzando così la protezione legale della comunità LGBTQ+. Inoltre, la Polonia dovrà affrontare la sfida di armonizzare il proprio ordinamento con le direttive europee sui diritti umani, per evitare ulteriori sanzioni e migliorare la propria reputazione internazionale. La sentenza della Corte Suprema offre un segnale di speranza, ma la strada verso l’uguaglianza resta lunga: serviranno ulteriori riforme per garantire una società più inclusiva e rispettosa dei diritti fondamentali di tutti i cittadini.
Atti e sentenze di italiani all’estero e di stranieri in Italia
Il volume si rivolge principalmente agli ufficiali di stato civile, esamina dettagliatamente gli aspetti operativi, suggerisce procedure da seguire e adempimenti da svolgere, propone soluzioni a quesiti e casi pratici. Nonostante la grande complessità della materia, si intende fornire un supporto operativo che consenta di svolgere il proprio lavoro con l’elevata professionalità richiesta negli uffici demografici, diventata ormai una costante irrinunciabile. Il criterio adottato nella redazione del testo è stato quello di seguire i titoli e capi della legge 218/1995, approfondendo maggiormente quelli che hanno particolare rilevanza per i compiti dell’ufficiale di stato civile: per ogni capitolo, dopo una breve introduzione e spiegazione della normativa, viene presentata una casistica, molto ampia e dettagliata, che puntualmente si presenterà in ogni ufficio. Vengono esaminati e approfonditi più di 100 casi pratici. Un intero capitolo è dedicato ai Regolamenti UE che sono entrati stabilmente nelle procedure degli ufficiali di stato civile e diventeranno sempre più importanti per favorire la libera circolazione dei cittadini. Si affrontano in modo dettagliato tutte le problematiche legate alla trascrizione degli atti di stato civile provenienti dall’estero, tenendo conto anche della giurisprudenza sia di merito che delle alte Corti, con particolare attenzione alle pronunce della Corte di Cassazione a SS.UU. in materia di ordine pubblico, maternità surrogata, tutela del minore. L’opera costituisce un valido aiuto per l’ufficiale di stato civile che dispone così di un testo nel quale può trovare la soluzione ad ogni caso, sia attraverso l’approfondimento degli aspetti giuridici specifici che con cenni di procedura ed adempimenti pratici.Renzo CalvigioniGià responsabile Servizi Demografici, esperto e docente Anusca, Direttore della Rivista “I Servizi Demografici”.
Renzo Calvigioni | Maggioli Editore 2024
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