Lavorare in Comune: guida completa all’indagine IFEL

Attrarre, assumere e valorizzare il personale: il rapporto annuale dell’IFEL, i dipendenti comunali possono partecipare in forma anonima fino al 7 settembre

4 Settembre 2025
Modifica zoom
100%

L’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale sta conducendo un’analisi sullo stato di benessere del personale dei Comuni; dopo la pubblicazione dell’ultima edizione, IFEL proroga la scadenza per partecipare alla rilevazione al 7 settembre 2025: il personale impiegato in Comune può contribuire compilando il questionario anonimo. La durata stimata per la compilazione del questionario è di 2 minuti. Attualmente IFEL sta confrontando le fonti statistico-contabili con una indagine, rivolta esclusivamente al personale comunale in servizio, sui fattori che determinano la scelta di entrare e di rimanere a lavorare in Comune.

Indice

Il punto della situazione sul lavoro in Comune

L’edizione scorsa del rapporto IFEL evidenzia che negli ultimi 17 anni il personale comunale in servizio ha subito una progressiva e sensibile riduzione: dal 2007 al 2023 il valore diminuisce del 28,7%. Questo il primo dato rilevante all’interno dello scorso rapporto annuale, edizione 2025, dell’IFEL. I cambiamenti nell’organizzazione e la continua formazione per l’assimilazione del digitale uniti alle risorse del PNRR da investire (che hanno da sole costituito il più grande investimento che le Amministrazioni hanno dovuto gestire), hanno sconvolto il personale pubblico impiegato nei Comuni. Eppure i problemi della PA rimangono i medesimi, primo tra tutti, un blocco nel turnover con difficoltà ad attrarre le nuove generazioni al lavoro comunale.

Retribuzione: un ostico stallo

La bassa attrattività dell’impiego comunale è dovuta anche a retribuzioni “modeste”.

PER APPROFONDIRE:
Nuovo Rapporto ARAN sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti

Il turnover

Dall’ultima analisi dei dati del Conto Annuale della Ragioneria Generale dello Stato-IGOP, studiata dall’IFEL, emerge che dal 2017 al 2023 gli assunti a tempo indeterminato nei Comuni siano complessivamente cresciuti. soprattutto grazie al PNRR. Un altro scoglio fisso: l’età media dei dipendenti comunali che sembra evidenziare il trend poco promettente di una PA sempre più vecchia: l’età media dei dipendenti comunali a tempo indeterminato nel 2007 era pari a 47 anni, contro i circa 51 anni del 2023.

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento