ELETTORALE - Il voto alle elezioni politiche e ai referendum
Il voto degli italiani residenti all’esteroa) Alle elezioni politiche
Due leggi di revisione costituzionale, approvate nello scorcio finale della XIII Legislatura, di modifica dell’art. 48 e degli articoli 56 e 57 della Costituzione, hanno attribuito ai cittadini italiani residenti all’estero il diritto di eleggere nell’ambito della circoscrizione Estero, sei senatori e dodici deputati.
La nuova disciplina costituzionale lasciava invariato il numero complessivo di componenti delle due Camere. Il numero dei seggi da distribuire nelle circoscrizioni nazionali – detratti i seggi da assegnare nella circoscrizione Estero – ne risultava quindi ridotto e pari, rispettivamente, a 618 per la Camera e 309 al Senato.
La legge 27 dicembre 2001, n. 459, ha dato attuazione alle citate modifiche dell’art. 48 (L. Cost. 17 gennaio 2000, n. 1) e degli articoli 56 e 57 (L. Cost. 23 gennaio 2001, n. 1) della Costituzione, stabilendo le modalità di espressione del voto dei cittadini italiani residenti all’estero per le elezioni politiche e, anche, nei referendum abrogativi e per quelli costituzionali.
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Andrea Zuccotti
Dirigente del Comune di Milano, giurista esperto di Diritto amministrativo, si è occupato del Servizio Elettorale sin dall’inizio della carriera nella pubblica amministrazione. Formatore in materie demografiche presso numerosi convegni e seminari, autore di diverse pubblicazioni specialistiche.
Umberto Coassin
Già Responsabile dei Servizi Demografici. Esperto in materia elettorale e semplificazione dei procedimenti elettorali.
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