Si sono tenute lo scorso weekend le elezioni regionali in Valle d’Aosta e nelle Marche. Nella Regione valdostana si sono svolte le elezioni sia regionali che amministrative di Consiglio regionale, sindaco, vicesindaco e consiglio comunale di 65 Comuni valdostani (tra cui la Val d’Aosta), mentre per quanto riguarda le Marche l’elezione del Consiglio e del Presidente della Giunta regionale si è conclusa ieri alle ore 15:00.
Union Valdôtaine
La Valle d’Aosta adotta un sistema elettorale peculiare rispetto alle altre regioni italiane: non è prevista l’elezione diretta del Presidente della Regione, poiché i cittadini votano esclusivamente per il rinnovo del Consiglio regionale. Sarà quest’ultimo, nella sua prima seduta, a eleggere il Presidente sulla base degli accordi politici tra i partiti.
In questa tornata elettorale si conferma la centralità dello storico partito Union Valdôtaine, che ottiene il 31,97% dei consensi, sostenuto dal Partito Democratico. Il movimento ribadisce la propria collocazione autonoma, distante sia dal centrodestra sia dal centrosinistra, rivendicando come unico obiettivo la tutela e lo sviluppo della Regione. Segue la lista degli Autonomisti di Centro con il 14,05%. Fratelli d’Italia e Forza Italia, nel complesso, superano nettamente il PD, fermo all’8,11%. Anche la Lega, seppur di misura, registra un risultato superiore a quello del centrosinistra, che esce da queste elezioni ulteriormente indebolito.
Le Marche: l’alleato del Governo
I primi exit poll già confermavano i trend che si ipotizzavano per la Regione delle Marche: il governatore uscente di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli, ieri in vantaggio con 6-7 punti di distacco dall’europarlamentare del Pd Matteo Ricci, oggi è nuovamente presidente. Per i partiti di centrodestra vincere nelle Marche è un indicatore indispensabile per misurare il gradimento del Governo; sono state infatti le Marche e l’Abruzzo nel 2020 le Regioni a predominanza Fratelli d’Italia. Già consigliere comunale e poi primo cittadino di Potenza Picena, Acquaroli dal 2018 è nelle file del Partito di Giorgia Meloni e nel 2020 diventa Presidente della Regione Marche. Il PD che aveva puntato su Ricci ne esce sconfitto con una notevole percentuale di distacco.
Non si va più a votare
L’affluenza nelle Marche si attesta attorno al 50%, con circa metà delle sezioni pervenute. Si tratta di una percentuale inferiore di circa nove punti rispetto a quella delle ultime elezioni regionali del 2020, un ennesimo dato emblematico a riconferma della scala digradante che subiscono le elezioni in ormai ognuna delle Regioni del Paese. In Valle D’Aosta il distacco è stato meno evidente ma comunque notevole: in calo rispetto al 2020, l’affluenza si è assestata intorno al 62,98%.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento