Il decreto del 27 agosto 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 ottobre, definisce le modalità di accesso dei notai ai servizi di certificazione dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND). L’obiettivo è consentire ai notai, iscritti al ruolo professionale di cui all’art. 24 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, di ottenere certificati anagrafici per finalità strettamente legate all’esecuzione degli incarichi professionali. L’accesso avviene esclusivamente tramite la Rete Unitaria del Notariato (RUN), gestita dal Consiglio Nazionale del Notariato (CNN), in conformità alle disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale (art. 50-ter) e alle misure di sicurezza previste negli Allegati 1 e 2 del decreto. È espressamente vietato ogni tipo di consultazione diretta dei dati o estrazione di elenchi di iscritti.
Indice
Servizi, sicurezza e vigilanza: un modello tracciato e controllato
Il decreto stabilisce che ogni notaio può richiedere un massimo di 30 certificati al giorno, tra quelli elencati nell’Allegato 1 (residenza, stato di famiglia, nascita, cittadinanza, ecc.), resi disponibili immediatamente tramite colloquio applicativo conforme ai protocolli PDND. I documenti sono esenti da imposta di bollo, secondo l’art. 18, comma 1, d.P.R. 115/2002.
Le operazioni dei notai sono tracciate in modo completo, registrando codice fiscale, data, ora, identificativo di sessione e esito delle richieste. Ogni sei mesi, l’ANPR estrarrà un campione di notai, prioritariamente chi ha richiesto oltre 100 certificati, e trasmetterà le informazioni a CNN e ai Consigli notarili distrettuali per verifiche sulla legittimità degli accessi. In caso di esito negativo, il servizio è sospeso. Questa procedura garantisce trasparenza e responsabilità nell’uso dei dati.
Gestione dei dati, impatto operativo e prospettive
Il Ministero dell’Interno è titolare del trattamento dei dati ANPR; il CNN gestisce i dati della RUN e le verifiche sull’iscrizione dei notai; i notai sono titolari autonomi dei dati contenuti nei certificati. Notartel S.p.A. – S.B., responsabile tecnico del CNN, svolge il ruolo di sub-responsabile del trattamento, mentre Sogei S.p.A. gestisce l’infrastruttura ANPR per conto del Ministero. Le informazioni relative alle richieste notarili saranno conservate dal CNN fino a 36 mesi.
La misura, a costo zero per la finanza pubblica, consente di snellire l’iter per ottenere certificati, riducendo tempi e passaggi burocratici. La pubblicazione del decreto e degli Allegati 1 e 2 sul sito ANPR garantisce piena trasparenza. In prospettiva, il sistema favorisce l’interoperabilità dei servizi digitali pubblici, rafforzando la collaborazione tra Pubblica Amministrazione e professionisti e ponendo le basi per eventuali futuri ampliamenti dei servizi disponibili ai notai.
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