Lavoratori malati oncologici: la Camera approva congedi più lunghi e nuovi permessi

Maggiore tutela per i lavoratori affetti da malattie gravi

4 Aprile 2025
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Dopo un lungo iter parlamentare, la Camera ha dato il via libera al testo unificato delle proposte di legge che rafforzano le tutele per i lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. Il provvedimento prevede la conservazione del posto di lavoro e permessi retribuiti per esami e cure mediche. Approvato il 25 marzo, il testo passa ora all’esame del Senato.
La misura, attesa da tempo, risponde all’urgenza posta dall’aumento dei casi di malattia: solo nel 2024, si stima che oltre 3,7 milioni di italiani siano sopravvissuti a una diagnosi tumorale.
Il disegno di legge si applica anche ai dipendenti pubblici e intende rafforzare il diritto alla salute e alla dignità lavorativa, senza compromettere il legame con l’impiego.

Indice

Fino a due anni di congedo: come funziona?

Il cuore della riforma è l’articolo 1, che introduce la possibilità per i lavoratori affetti da malattie oncologiche o da patologie croniche gravi (anche rare), con invalidità pari almeno al 70%, di richiedere un periodo di congedo non retribuito fino a 24 mesi, anche frazionabile. Il diritto è subordinato alla certificazione della malattia da parte di un medico di medicina generale o di uno specialista operante in strutture pubbliche o accreditate.
Durante il congedo, è garantita la conservazione del posto di lavoro, ma non la retribuzione, né il riconoscimento del periodo ai fini dell’anzianità di servizio e della contribuzione previdenziale. Al termine del congedo, è prevista una corsia preferenziale per accedere al lavoro agile, se compatibile con le mansioni.

Più permessi per visite e cure, anche per i genitori

L’articolo 2 amplia anche il monte ore dei permessi retribuiti. I lavoratori affetti da patologie oncologiche, croniche e altamente invalidanti avranno diritto a 10 ore aggiuntive all’anno per effettuare visite mediche, esami o terapie, da sommare ai permessi previsti dalla normativa vigente e dai contratti collettivi.
Un’estensione importante riguarda inoltre i genitori di minori affetti da malattie oncologiche, croniche o rare, che potranno fruire anch’essi dei nuovi permessi orari, garantendo così una maggiore possibilità di assistenza ai figli durante i percorsi di cura.

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