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Prefetture in prima linea nel censimento permanente della popolazione

Il Ministero dell’Interno ha pubblicato un comunicato del 16 ottobre in merito al ruolo delle Prefetture nel censimento permanente della popolazione avviato il 1° ottobre.

“E’ partito il 1° ottobre scorso il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, effettuato dall’Istituto nazionale di Statistica (Istat) per la prima volta con cadenza annuale invece che decennale. Altra novità, il censimento permanente non coinvolge più tutte le famiglie contemporanemente ma solo un loro campione, per un totale di circa 1 milione e 400mila, spiega l’Istituto, chiamate a partecipare ogni anno attraverso due tipologie di rilevazione campionaria, quella areale e quella da lista.

Anche le prefetture sono impegnate nelle attività finalizzate al censimento: oltre a collaborare nella fase della formazione dei responsabili e dei coordinatori delle attività di rilevazione, gli uffici territoriali del governo sono coinvolti con i responsabili territoriali dell’Istat nel coordinamento e nella vigilanza sul corretto svolgimento delle operazioni, e nel fornire supporto ai comuni.

Il censimento permanente della popolazione e delle abitazioni rientra – insieme a quelli su imprese, istituzioni non profit e istituzioni pubbliche (la prima rilevazione biennale si è conclusa il 1° ottobre) e agricoltura – nella “nuova stagione dei censimenti” improntata a un approccio più moderno alla rilevazione statistica.

Il nuovo censimento è in grado di restituire, spiega l’Istat, informazioni rappresentative di tutta la popolazione grazie all’integrazione dei dati raccolti con le diverse rilevazioni (areale e da lista) con quelli provenienti dalle fonti amministrative, cioè in possesso delle amministrazioni pubbliche. L’approccio permanente e “a campione”, secondo l’Istat, non solo consente di ridurre costi e fastidi a chi è chiamato a rispondere alle rilevazioni, ma favorisce la raccolta di informazioni più coerenti, puntuali, aggiornate, e più utili per orientare la scelta delle diverse politiche a livello territoriale.”


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