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Parità di genere in Italia: progressi, sfide e strategie future
Il dossier n. 26/2024 del Servizio Studi della Camera dei deputati analizza il divario di genere in Italia: classifiche globali, rappresentanza politica e la strategia nazionale per la parità 2021-2026
L’Italia continua a confrontarsi con il divario di genere, una questione di grande rilevanza economica e sociale. Secondo il Global Gender Gap Report 2024 del World Economic Forum, il nostro Paese si colloca all’87° posto su 146 Paesi, con un punteggio complessivo di 0,703 su 1. Questo risultato evidenzia una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente, mostrando come il cammino verso la parità di genere sia ancora lungo e complesso.
Un’analisi dettagliata della rappresentanza politica femminile mostra luci e ombre. Attualmente, l’Italia occupa il 67° posto nella classifica mondiale per quanto riguarda la partecipazione politica delle donne. Nonostante un incremento del numero di donne in Parlamento – passato al 35% con le elezioni del 2018 e leggermente calato al 33% nella XIX legislatura a seguito della riduzione del numero complessivo dei parlamentari – la presenza femminile nei ministeri e nei vertici dell’Esecutivo rimane insufficiente. Questo scenario indica che, sebbene ci siano stati progressi, le donne continuano a essere sottorappresentate nelle posizioni chiave del potere politico.
Un barlume di speranza emerge dall’Indice sull’uguaglianza di genere 2023 dell’EIGE (European Institute for Gender Equality). Con un punteggio di 68,2 su 100, l’Italia si posiziona leggermente al di sotto della media dell’UE, ma evidenzia un miglioramento significativo nel tempo. Dal 2005, il nostro Paese ha scalato 12 posizioni, registrando un aumento di 14,9 punti dal 2010, il più alto tra tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. Questo progresso è stato trainato principalmente dai miglioramenti nei domini del potere e del tempo, indicando una maggiore partecipazione delle donne in alcune aree chiave.
La risposta istituzionale a queste sfide si concretizza nella Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026. Questo piano ambizioso mira a migliorare il posizionamento dell’Italia nell’indice EIGE di 5 punti entro cinque anni e a rientrare tra i primi dieci Paesi europei in dieci anni. La strategia, in linea con la Strategia europea per la parità di genere 2020-2025, definisce un sistema di azioni politiche integrate, con iniziative concrete, definite e misurabili. Tra le priorità vi sono la promozione della parità di genere nel mercato del lavoro, il supporto alla conciliazione tra vita professionale e familiare e il contrasto alla violenza di genere.
L’analisi del divario di genere in Italia rivela un quadro complesso: se da un lato si registrano progressi significativi, dall’altro permangono aree critiche che richiedono interventi mirati. La rappresentanza politica femminile, pur migliorata, necessita di ulteriori sforzi per raggiungere una vera parità. Allo stesso tempo, il mercato del lavoro resta un terreno di battaglia cruciale per l’uguaglianza di genere.
La Strategia nazionale per la parità di genere rappresenta un passo importante, ma il suo successo dipenderà dalla capacità di implementare e monitorare efficacemente le misure previste. Solo attraverso un impegno costante e una visione strategica a lungo termine, l’Italia potrà colmare il divario di genere e garantire pari opportunità a tutti i suoi cittadini.
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