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La correzione degli errori nella formazione degli atti di stato civile
L'importante revisione dell’art. 98 del d.P.R. 396/2000 che amplia l’attività ed il ruolo dell’ufficiale dello stato civile riducendo nel contempo il ricorso all’autorità giudiziaria
Il riferimento normativo è dato dall’art. 98, primo comma, del d.P.R. 396/2000. Questa norma ha rappresentato sicuramente una delle innovazioni rilevanti del regolamento di stato civile del 2000, ma ha incontrato difficoltà e diffidenza da parte degli ufficiali di stato civile, tanto da suggerire un’applicazione molto restrittiva, non solo inizialmente ma fin quasi al 2008, quando è intervenuto il Ministero dell’interno con nota F/397 – prot. n. 5999 del 4 giugno 2008, con oggetto “Comunicazione urgente in tema di applicabilità dell’art. 98, comma 1 del d.P.R. n. 396/2000. Interpretazione estensiva” per mezzo della quale sono state date indicazioni favorevoli ed un utilizzo più ampio e sicuramente più rispondente alle intenzioni del legislatore. Tuttavia, nonostante le indicazioni ministeriali, è dovuto ancora intervenire il legislatore, per imporre un’applicazione sicuramente più ampia, aggiungendo la possibilità di un ulteriore intervento correttivo, su istanza di parte, per risolvere discordanze tra gli atti formati e le risultanze della documentazione rilasciata da altra autorità competente. La circolare n. 22 in data 1/3/2023 del Ministero dell’interno riprende, in parte, le indicazioni fornite con la nota del 2008, per aggiornarle alle nuove disposizioni, tenendo conto della volontà del legislatore.
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Il decreto del Ministro dell’interno 18 ottobre 2022 (G.U. n. 269 del 17 novembre 2022) ha sancito l’avvio e il funzionamento di ANSC (Archivio Nazionale Stato Civile), tempi e modi per il passaggio dalla registrazione analogica e formazione cartacea dei registri di stato civile alla modalità completamente digitale.
Il D.M. 9 novembre 2020, aveva già disposto la riduzione del formato dei registri in A4, per una maggiore semplificazione operativa.
La tanto attesa digitalizzazione non modifica il contenuto e la sostanza degli atti, né riduce la responsabilità dell’ufficiale dello stato civile chiamato a svolgere un ruolo di particolare rilevanza per il quale occorre elevata professionalità.
Per poter affrontare correttamente le procedure e gli adempimenti che è chiamato a svolgere nel corso del proprio lavoro, ogni giorno più complesso, è necessario avere conoscenza dei principi fondamentali in materia di cittadinanza, filiazione, riconoscimento, adozione, diritto al nome, matrimonio, separazione e divorzio, unione civile, di quella parte cioè del codice civile che si occupa del diritto di famiglia.
Neppure possono essere trascurate le normative di diritto internazionale privato, i trattati e le convenzioni internazionali, le disposizioni di polizia mortuaria, ma anche la disciplina del procedimento amministrativo, le leggi speciali in materia di culti ammessi o disciplinati da intese.
A questo, occorre aggiungere anche il continuo apporto della giurisprudenza che sempre più di frequente interviene per delineare, ridefinire o ampliare istituti e concetti giuridici che l’ufficiale di stato civile è tenuto poi ad applicare, a volte direttamente, in prima persona.
Occorre cioè avere conoscenza di un quadro normativo e giurisprudenziale estremamente vasto e, oltretutto, in costante cambiamento ed evoluzione.
Il volume, unendo teoria e pratica, ha l’obiettivo di rappresentare, per l’ufficiale di stato civile, una guida per svolgere al meglio il lavoro quotidiano e raggiungere livelli di professionalità sempre più elevati.
Renzo Calvigioni
Già responsabile Servizi Demografici, esperto e docente Anusca, Direttore della Rivista “I Servizi Demografici”.
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