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Stranieri, indennità di accompagnamento e/o pensione di inabilità: cosa c'entrano i requisiti per ottenere la cittadinanza?
La Corte Costituzionale, con la sent. n. 40 del 15/3/2013 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcune norme, in particolare della Legge finanziaria 2011, nella parte in cui subordinano al requisito della titolarità della carta di soggiorno (oggi, permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo) la concessione agli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato della indennità di accompagnamento e della pensione di inabilità.
Nella vicenda non si è, per altro, compresa la motivazione per cui il giudice remittente (anzi, uno dei giudici remittenti), abbia fatto ricorso, anche, all’argomentazione secondo cui: “D’altra parte, poiche’ per avere la cittadinanza occorre la residenza effettiva in Italia per almeno dieci anni, la normativa censurata apparirebbe di maggior favore, stabilendo un requisito di permanenza inferiore.”, poiché si può considerare come i presupposti per il riconoscimento di trattamenti assistenziali (ed assimilabili) , si collochino su piani del tutto diversi rispetto a quelli che costituiscono requisiti per la naturalizzazione.
Insomma, non si colgono possibili relazioni.
Vedi:
Corte costituzionale 15/3/2013 n. 40
Straniero – Indennità di accompagnamento – Pensione di inabilità civile
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